Puntate
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31-03-2018
La passione di Dj Fabo, Processo Cappato (I)
Prima che il Parlamento italiano approvasse la legge sul biotestamento, il tribunale di Milano processava Marco Cappato con l'accusa di aver rafforzato e agevolato l'intento suicidario di Fabiano Antoniani, conosciuto come Dj Fabo.
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24-03-2018
L'uomo col casco, Processo Furchì (II)
Seconda ed ultima parte del processo per l’omicidio dell’avvocato e politico Alberto Musy, avvenuto a Torino il 21 marzo del 2012.
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17-03-2018
La Consegna, Processo Furchì (I)
E' il 21 marzo 2012. Sono le otto del mattino. Un uomo con un casco in testa si fa aprire per consegnare un pacco in un palazzo del centro di Torino. Dopo pochi minuti cinque colpi di pistola squarciano il silenzio.
- Elenco completo
IL PROCESSO “ESCORT”
Sette puntate per raccontare il processo che vede come principale imputato Gianpaolo Tarantini
Sette puntate al Tribunale di Bari, presieduto dal Dott. Luigi Forleo, per raccontare il processo che vede come principale imputato Gianpaolo Tarantini, imprenditore nella sanità, accusato di associazione a delinquere finalizzata al reclutamento, all’induzione, al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.
Assieme a lui, sul banco degli imputati siedono altre sei persone, accusate a vario titolo di aver violato la legge Merlin del 1958.
Secondo l’accusa Tarantini aveva escogitato un sistema per ottenere appalti e favori da società della galassia Finmeccanica attraverso l’intercessione dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Per consolidare il rapporto di amicizia con il premier, che aveva conosciuto in Sardegna nell’estate del 2008, Gianpaolo Tarantini contatta quell’autunno un nutrito gruppo di ragazze.
Alcune di loro, secondo i pm, sarebbero state pagate da Tarantini per concedersi a Berlusconi; altre, ragazze immagine o semplici amiche dell’imprenditore, sarebbero state indotte a prostituirsi per favorire il progetto imprenditoriale del gruppo.
Un decadente spaccato dell’Italia rampante, dell’idea di imprenditoria relazionale di una parte del paese.
Ma anche il ritratto di una generazione di giovani ragazze libere, o forse schiave delle proprie ambizioni.
Donne spesso prive di scrupoli, disposte all’occorrenza a sfidare apertamente la Corte.